cosa facciamo


Se leggi tutto ti sarà chiaro, un po' meno se leggi i titoli, ma se superi l'imbarazzo chiamami - il numero lo trovi alla fine - e te lo racconto volentieri.

Foto di Mason Wilkes su Unsplash

Il mondo sta cambiando drammaticamente.

E continuerà a cambiare nei prossimi anni ancor più velocemente di quanto non lo faccia già adesso. Non è questo il tempo di starsene fermi e seguire gli altri. Abbiamo bisogno di cambiare ancor più velocemente di quanto non facciano i nostri concorrenti.

Foto di Sharon McCutcheon su Unsplash

Per i nostri clienti è molto più importante ciò che sappiamo piuttosto che ciò che facciamo.

Per questo Aster Servizi trasforma la propria esperienza e competenza in fonte primaria di vantaggio e di ritorno economico per i suoi clienti.

Noi miriamo a consolidare una collaborazione a lungo termine.

La collaborazione con i nostri quattro interlocutori chiave - i clienti, gli assicuratori, i dipendenti e business partner - richiede la condivisione di valori come l'onestà, la disponibilità al dialogo, la fiducia e il reciproco rispetto.


Non abbiamo il monopolio delle idee creative. Possiamo migliorare se mettiamo in comune con gli assicuratori la nostra esperienza e la nostra conoscenza per sviluppare insieme nuovi prodotti e servizi.

Possiamo fare ancora molto per migliorare ed evitare errori nei processi di gestione dei rischi che coinvolgono noi, i nostri clienti e gli assicuratori stessi. L'industria assicurativa sopporta enormi inefficienze, ed è nel nostro interesse che queste vengano eliminate, per ridurre i costi e migliorare la qualità del servizio.

Mauro Fontana


Foto di Sharon McCutcheon su Unsplash

Aiutiamo i clienti a ridurre il costo totale dei rischi piuttosto che trasferirli semplicemente.

Il costo del rischio è qualcosa di più del mero costo dei premi assicurativi e include la somma dei costi conseguenti ad un danno, per esempio: perdita clienti, overtime, perdita d'immagine, multe, penalità, perdita di risorse umane; ma anche le sopravvenienze passive derivanti da rischi non assicurati o franchigie, scoperti e limiti di garanzia inconsapevoli od occulti. Questo costo totale è di importanza assoluta: per questo noi lavoriamo a stretto contatto con i nostri clienti per aiutarli a ridurlo.

Questa è la nostra value proposition

advice to improve



Il contratto assicurativo (polizza) dovrebbe essere sono solo la parte terminale di un processo decisionale.
In molti casi, però, aziende e persone sono indotte, da venditori di polizze, a focalizzarsi su quest'unico tassello.
Il nostro lavoro, invece, consiste nell'affrontare i rischi in modo sistematico, completo, generale, con lo scopo di giungere al controllo continuo e totale dei rischi; così che l'azienda o la persona minimizzi le conseguenze di un evento dannoso. Un rompicapo con molti pezzi da incastrare di cui nessuno è un quadro completo. L'intero puzzle è un'entità fragile a meno che non sia inserita in una programmazione ben definita. Ciascun singolo, se mal collocato (ad esempio considerato da solo o fuori dal contesto), distrugge la stabilità del quadro.
Fare "preventivi" quindi non è il nostro mestiere semmai possiamo fare ricerche di mercato, ma solo dopo aver definito le specifiche con il cliente e dopo aver deciso quali rischi trasferire al mercato assicurativo e quali invece tenere in proprio. Non ci interessa avviare rapporti su basi diverse perché ai nostri clienti va tutta la nostra dedizione: per questo i nostri clienti rispettano il nostro lavoro.
La nostra attività è stimolante e gratificante quando vi è equilibro tra questi due fattori: soddisfazione del cliente e remunerazione per il nostro lavoro. Diversamente il rapporto, presto o tardi, viene a decadere per cui solo con questa reciproca consapevolezza il rapporto di collaborazione diventa fertile.

Mauro Fontana



Foto di Ryan Thomas Ang su Unsplash


Noi crediamo che l’attività di gestione del rischio sia un'arma strategica.


Un utilizzo efficiente del capitale, la riduzione della volatilità dei risultati e il miglioramento della redditività del business sono solo alcuni dei vantaggi competitivi che un sistema di Risk Management può conseguire. Possiamo aiutarti a definire obiettivi e strumenti di Risk Management, a minimizzare il ricorso ai mercati assicurativi e finanziari, a gestire le eventuali perdite e ad ascoltare i segnali deboli e a trasformare i rischi in opportunità. Crediamo al lavoro per obiettivi e per priorità e non alla generazione di "carta" fine a se stessa. Operiamo nella pratica quotidiana e crediamo alla politica dei piccoli passi. Siamo consapevoli del fatto che le organizzazioni si devono concentrare sul core business e non disperdere risorse in alchimie consulenziali. Il processo di RM è un metodo, è un'arma strategica che l'azienda deve utilizzare quotidianamente. Deve essere un tassello del processo decisionale. Noi partiamo da una versione ridotta per abituare le organizzazioni a lavorare con questo metodo, per poi innescare il miglioramento e raffinare la tecnica. D'altra parte, nel mondo della pianificazione e della ottimizzazione non è più consentita e tollerabile l'esistenza di aree di rischio ove i problemi siano affrontati ancora con criteri del tutto personali, semplicistici. Alla casualità del rischio, quindi, non deve più essere associato il concetto di "fatalità" con le conseguenze del caso, bensì quelli di "prevedibilità" e "controllabilità".

La sensibilità ai rischi nel management aziendale diventerà in futuro un tema centrale soprattutto per le piccole e medie imprese, poiché in un panorama sempre più dinamico e internazionale esse dovranno far leva più che in passato sulla fiducia di clienti, fornitori, collaboratori e finanziatori.
La sicurezza dipende sempre meno dalle prestazioni già fornite e dal patrimonio accumulato in passato, mentre diventa sempre più decisivo il valore dell’aggiornamento, dell’innovazione e dell’abilità nella guida di un’azienda sul terreno dei rischi.
La giusta ponderazione di questi ultimi nell’impiego delle risorse umane e di capitale sarà in avvenire la chiave del successo."

tratto da Impulsi per la gestione aziendale - UBS outlook - ed. giugno 2006